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								ad un contenitore rotondo dalla forma a tronco di cono e liscio. Queste sono le caratteristiche
								di un vaso toscano, un classico degli anni 70, che ha riscosso e continua ad avere
								un enorme successo, tanto che le vendite principali di ogni fabbrica di vasi di terracotta riguardano
								proprio questo modello. Ma perché questo vaso ha trovato una buona approvazione dal mercato? Proviamo a
								dare la nostra umile interpretazione.
								Facciamo un pò di storia economica, dai. Può sembrare strano ed anche impossibile, eppure il grande boom 
								dei vasi in terracotta si è avuto negli anni 70. Prima di 50 anni fa, seppure la terracotta abbia radici
								antichissime, la produzione della terracotta era soprattutto per l'edilizia, oppure oggetti che a tutto
								servivano fuorché per abbellire la casa e il giardino. Erano fabbricati oltre ai mattoni, i sifoni ed altri elementi
								di tubo per gli scarichi, orci per conservare l'olio di oliva, conche (leggi recipienti) usate dalle donne per fare il bucato.
								Niente uso estetico, niente contenitori per fiori. Al massimo, era un lusso che pochi ricchi potevano concedersi.
								Con il benessere, arrivò anche il bisogno di rendere la casa più bella e accogliente e i le fornaci di terracotta
                                iniziarono a cambiare il tipo di produzione. Del resto, le tubature venivano fatte in plastica e il lavaggio
                                delle famiglie veniva fatto con la moderna lavatrice.
								
                            
                                Se non fu proprio il primo modello, il vaso doppio bordo prese subito un buon mercato. Dal
                                disegno semplice, funzionale ma anche elegante, si prestava bene come contenitore per piante.
                                I due bordi superiori, di cui il primo più importante, sono interrotti da un solco che si presta
                                bene come maniglia per spostare il vaso, specie in inverno per proteggere le piante, generalmente limoni. 
								La forma a tronco di cono facilita l'espianto e il travaso della pianta in un vaso più grande e la base 
								abbastanza larga rende il vaso molto più stabile dei fratelli imprunetini.
                                Anche dal punto di vista produttivo, il vaso rotondo è di più facile e veloce produzione. Il vaso doppio bordo
                                può essere prodotto quasi meccanicamente. Infatti con il tornio a modine, realizzare l'interno
                                del vaso diventa veloce, preciso e semplice. Anche cuocere i pezzi diventa più economico, perché
                                la forma del doppio bordo bene si presta ad infilare un vaso dentro l'altro, con risparmio di spazio
                                sul forno e sul costo di cottura, così come per la preparazione del pacco e la sua spedizione.
								
                            
Gli elementi del design del doppio bordo sono i due bordi superiori arrotondati, di cui il primo molto più spesso del secondo, definiamoli bordo uno e bordo 2; una cintola posizionata all'incirca a metà vaso, che non ha alcuna rilevanza pratica ma solo estetica così come lo zoccolo alla base. Esistono varianti nel tema ma non negli elementi. Il bordo uno può essere ulteriormente abbellito da una finitura quadrata, così come il bordo due può avere altri movimenti, la cintola può essere raddoppiata o triplicata, lo zoccolo può avere un ulteriore bordo. Vedete nelle foto vari esempi di quanto vi ho appena detto.
Il vaso liscio toscano per eccellenza è senz'altro il modello doppiobordo. Il nome deriva appunto dai due bordi superiori, uno esterno più grande e importante, il secondo più piccolo evidenziato da un canale che lo distanzia dal primo. Curiosità, il canale serviva per far presa nello spostamento del vaso.
Le misure variano dai 25 cm a 180 cm di diametro esterno. Sono intervallate fino a circa 70 cm ogni 5 centimetri, poi fino a 120 ogni 10 centimetri. Oltre 120 cm si tratta di pezzi poco commerciabili e le fabbriche usano questi giganti principalmente per avere a catalogo un articolo rappresentativo del valore della propria artigianalità.
 
                            
                                Una ulteriore variante al disegno classico, è data dal festone, una sorta di
								abbellimento barocco. Ne parleremo più in dettaglio in altro articolo, ci basta al momento sapere
								che questo elemento è presente nell'architettura barocca e si trova spesso nell'arte romana come
								elemento decorativo. Dal latino festus festivo, di festa. Si usano fiori, frutti, foglie e 
								altro e, sorretto ai due capi, si può appendere come ornamento a finestre, balconi o soffitti. 
								Il festone è il trasferimento nell’arte (pittura e scultura) dell’elemento decorativo naturalistico.
								Gli artigiani delle terrecotte, copiando dal passato, hanno trasportato questa decorazione nei vasi ed
								oggi rappresenta una delle decorazioni classiche per ogni forma e modello, non solo per il doppio bordo.
                            
| Scheda Tecnica | 
|---|
| Descrizione: Vaso doppio bordo | 
| Fatto in: Ormai tutto il mondo | 
| Materia prima: Terra di Siena, Galestro | 
| Tecnica: Calco a mano, Tornio a modine, Pressa a gesso, Pressa Metallo | 
| Finitura: Spugnata, Graffiata | 
| Colore: Terracotta, Antiqua, Etrusca... | 
| Misure disponibili | 
|---|
| Da 25 centimetri a 180 cm | 
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|---|
| Vaso Imprunetino Festonato | 
 
                    